In un contesto in cui la tecnologia si insinua sempre di più nel nostro vivere quotidiano, influenzando anche le più comuni azioni giornaliere come spostarsi e comunicare, è opportuno fare di tanto in tanto un passo indietro. Nel sottrarsi consapevolmente al flusso delle cose, un punto di vista più istintivo come quello del proprio cane può aiutare a ritrovare la connessione con l’aspetto naturale di ciò che si vive, all’insegna di esplorazione e ascolto reciproco.
È questo il punto di partenza del progetto Gli Scalzi, che unisce l’azione del camminare a quella dell’ascolto di sé stessi e dell’altro, in questo caso, il proprio amico a quattro zampe.
Saper ascoltare significa togliersi di dosso abitudini, cliché, stereotipi e aprirsi a un nuovo modo di sentire. Significa anche mettersi in gioco, mettersi nei panni dell’altro e capirne esigenze ed emozioni.
Un po’ come togliersi le scarpe e camminare a piedi nudi sul prato, saper ascoltare significa coinvolgere tutti i sensi per procedere consapevolmente nella vita di ogni giorno.
Il progetto nasce dalla bellezza del camminare nella natura assieme al proprio cane, condividendo l’esperienza senza distrazioni per essere presenti nel qui e ora, dandosi l’opportunità di scoprire il mondo da un’altra prospettiva.